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Origini storiche dell’Accademia di San Marciano
Nel fervore del dopoguerra anche gli appassionati e i collezionisti di armi antiche riesumarono la loro passione e cominciarono ad incontrarsi per «ragionare» di esse, finché nel 1951 una decina di loro a Torino decise di costituirsi in associazione, l’Accademia di San Marciano. Negl’incontri discorrevano e dibattevano, ma la scienza era poca; del resto, non solo in Italia ma anche all’estero, le opere sull’argomento erano scarsissime. Frequentavano assiduamente l’Armeria Reale di Torino e loro indiscutibile bibbia era il Catalogo di questa, risalente però al 1890.
Già nel 1954 con un elegante volumetto il Direttivo dell’Accademia di San Marciano si propose di contribuire a porre rimedio alla carenza. Nasceva così il Bollettino «Armi Antiche», da allora pubblicato annualmente (che non viene venduto, ma è inviato ai Soci). Fin dall’inizio si pubblicarono articoli di firme di varia provenienza e, benché il numero dei Soci non sia mai stato molto alto, in qualche modo la notorietà si era diffusa e aveva coinvolto anche i responsabili di vari musei.
Con «Armi Antiche» s’intendeva fornire ai Soci, che ambivano saperne di più, informazioni su questo settore particolare, l’oplologia, tuttora piuttosto trascurato. Nel tempo gli interessi dei Soci si differenziarono, comprendendo anche l’arte e la storia militare, l’uniformologia, la vessillologia, le fortificazioni. Si ampliarono, di conseguenza, anche le attività dell’Accademia.
Nel 1965 l’Accademia di San Marciano organizzò il 1° Congresso Internazionale degli Amatori di Armi Antiche, al quale parteciparono oltre centocinquanta studiosi, collezionisti e amatori non solo italiani, ma di Paesi molto vari. Un robusto volume ben illustrato raccolse gl’interventi dei Congressisti e il ricordo delle visite a diversi luoghi d’interesse.
Nel 1969 l’Associazione Internazionale dei Musei d’Armi e di Storia Militare (iamamh) indisse il suo V Congresso, e i rappresentanti di musei di ventuno Paesi anche lontani, come Canada, Usa e URSS, si trattennero a Torino per le tre Giornate Piemontesi, organizzate dall’Accademia di San Marciano. Quando nel 1971 il cisv (Centro Italiano di Studi Vessillologici) tenne il IV Congresso Internazionale su questo tema, l’Accademia di San Marciano si affiancò, accogliendo a Torino i numerosi partecipanti.
Le cognizioni intanto andavano accrescendosi e la buona conoscenza di vari temi permise a diversi Soci di collaborare non solo con l’Armeria Reale e col Museo Storico Nazionale d’Artiglieria, di Torino, ma anche con musei di altre città, come il Museo Siamese «Cardu», di Cagliari, e i Musei Novaresi, e di contribuire alla redazione dei cataloghi di mostre tenute in città anche estere, come Monaco di Baviera. In altre circostanze alcuni Soci intervennero a congressi indetti da altri Enti sia in Italia (Cortona, Pisa, Firenze e altre città), sia all’estero (Zurigo, Parigi, Varsavia, Stoccolma, New York e altrove). Costante era poi la presenza di Soci ai congressi tenuti per problematiche locali in Comuni del Piemonte (Verrua Savoia, Caluso e altri).
In proprio l’Accademia di San Marciano organizzò congressi e mostre. Nel 1983, nell’ambito del Salone dell’Antiquariato, tenne un’esposizione esclusivamente didattica e accompagnata da catalogo, realizzata coi migliori oggetti delle collezioni private di numerosi Soci. Nel 1994 la collaborazione col Musée Militaire Vaudois e col Museo Storico Nazionale d’Artiglieria portò all’organizzazione nel Castello di Morges, in Svizzera, della mostra Piémont XVIIIe-XIXe – Armes et technologie militaire, mentre nel 1997 la collaborazione con gli Enti pubblici e col Museo d’Artiglieria sfociava nell’importante esposizione Crimea – Il Regno di Sardegna tra i Grandi. Nel 2001 a Moncalieri, presso Torino, e con l’appoggio di quel Comune, si tenne una giornata di studi sulle armi bianche delle truppe sabaude. Nel numero di Armi Antiche del 2014, uscì uno dei rari editoriali pubblicati sul Bollettino dell’Accademia di San Marciano, in cui venivano sollevate delle importanti osservazioni sull’allestimento dell’Armeria Reale di Torino.
L’editoriale era firmato da Giorgio Dondi, penultimo Presidente in carica dell’Accademia di San Marciano. Studioso di chiara fama, ha speso ricoperto incarichi di Consulente Scientifico per l’Armeria Reale, comprese numerose pubblicazioni, tra cui le Schede di Catalogo, in collaborazione con la compianta Marisa Cartesegna, socia dell’Accademia di San Marciano, del volume sull’Armeria Reale di Torino curato nel 1982 da Franco Mazzini, ad oggi le ultime schede scientifiche dell’importante collezione torinese. Dopo decenni di collaborazioni, cominciate con l’allestimento del 1971, con la collaborazione di Bruno Thomas e Ortwin Gamber, Dondi ha curato una serie di pubblicazioni dell’Accademia di San Marciano in collaborazione con l’Armeria Reale. Nell’editoriale, quindi, ripercorrendo le vicende espositive dell’armeria torinese, avviava una profonda riflessione che ha portato l’Accademia di San Marciano ad organizzare un dibattito pubblico sul tema. La giornata, organizzata e curata da Giorgio Dondi, fu ospitata il 24 ottobre 2014 presso la sala conferenze della Fondazione Accorsi-Ometto di Torino, a cui aderirono il Direttore allora in carica dell’Armeria Reale, Dott. Mario Epifani, il Presidente degli Amici del Museo d’Artiglieria e altri studiosi, tra cui alcuni soci dell’Accademia di San Marciano che hanno lavorato per svariati anni presso l’Armeria Reale di Torino. Questi soci nello stesso anno avevano organizzato, sempre con il supporto scientifico di Giorgio Dondi, alcune conferenze serali all’interno dell’Armeria Reale.
Ultimamente, nel novembre 2018, Marco Merlo, Consigliere dell’Accademia di San Marciano e Redattore capo del Bollettino «Armi Antiche», ha organizzato al Museo delle Armi «Marzoli» di Brescia, di cui è Conservatore, il convegno internazionale Il Museo Marzoli e le armi lombarde, al quale sono intervenuti come relatori rinomati studiosi competenti in diversi settori e provenienti da numerosi Paesi.
L’oplologia è per sua natura interdisciplinare, e in quest’ultimo incontro lo si è visto particolarmente bene, poiché nelle file dell’Accademia di San Marciano, ai numerosi Soci che curano la ricerca storica, si sono affiancati ingegneri e fisici, preparati nelle tecnologie più recenti e in grado di servirsene per indagare sui più diversi materiali antichi. Giovani questi che, come in un ritorno alle origini, riprendono con mezzi nuovi e nuova energia un cammino segnato tanti decenni fa.
Presidente
Guido Anau Montel
Vicepresidente
Mauro Giacomino Piovano
Segretario
Roberto Gobetti
Consiglieri
Massimo Gatti
Giorgio Gerino
Roberto Gnavi
Sergio Masini
Marco Merlo
Simone Picchianti